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Le streghe in Valgerola "Puzz
di Strii" pozzo delle streghe. |  |
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Luogo appena dopo Sacco confinante con i prati della Morata, sulla vecchia strada per Campione. Qui ancora negli anni '50 ed anche dopo al solo nominare il nome suscitava una terribile paura perchè era luogo d'incontro di strie maliarde e diavoli che nei loro festini consumavano riti di vergognosa bestialità. Il pozzo che suscitava questa paura è una roccia che spunta dal terreno a forma di tazza e nella sua cavità raccoglie l'acqua piovana. E' tuttora nello stesso luogo anche se dimenticato dai più giovani.
Per sapere il perchè di queste paure, "la pura", si deve tornare addietro di parecchi secoli, quando le popolazioni della Valtellina subivano per la vessazione dei potenti e del clero di quel tempo, la cosidetta inquisizione, periodo buio per la gente delle nostre valli, per tanti innocenti che subirono per eresia e strionaggio processi e torture. Queste paure sono giunte fino a noi tramandate da padre in figlio e anche nella mia gioventù alla luce della "lum" (lucerna alimentata con olio di noci), nelle veglie in stalla si raccontavano raccapriccianti storie d'orrore e paura. E' quindi giusto citare fatti ben precisi. |
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Nel 1400 contro gli eretici nella provincia di Como, di cui la Valtellina faceva parte, col consenso del Vescovo, c'era un corpo di ufficiali privilegiati con armi , che si adoperavano per scoprire gli eretici. A Morbegno nel chiostro dei Domenicani, in piazza S.Antonio aveva sede il tribunale della Santa Inquisizione. Un certo Frà Antonio da Casale mandò al processo nel 1416 ben 300 persone e furono tutte bruciate. Questi processi si estesero in tutta la Valtellina e anche la Valgerola non fu risparmiata. Lo storiografo G: Ripamonti contemporaneo del vescovo Federico Borromeo 1595-1631 dipinse al tempo del Cardinale Borromeo 1560-1584 i paesi della Valtellina contagiati da eresie e malefici. Il peccato di eresia era gravissimo ma ben peggio era la piaga di maleficio e strionaggio che si abbattè sulle misere popolazioni in questi secoli bui, creando la paura che è giunta fino a noi.
Al pozzo delle streghe si gode un panorama vastissimo e splendido. La vista si estende dalle montagne di Tartano fino a Dubino. Si può seguire lo scorrere dell'Adda, i movimenti della gente della pianura, quelli delle montagne dei Cech e di Albaredo. I tagli del fieno e del legname, lo spostamento di bestiame, il fumo delle carbonaie erano segnali utili che davano il via ai lavori che si svolgevano anche nel territorio di Sacco. Da non sottovalutare i movimenti delle truppe di soldati di passaggio nella pianura o di dazieri che arrivavano in valle per l'incasso dei tributi. Tutte queste componenti fanno pensare che questa zona così interessante e movimentata, dove visivamente si apriva alla curiosità del mondo circostante, era anche centro di pascolo nei boschi e radure. "La Morata" è un nome che la dice lunga per il suo significato. Amore o passeggiata d'innamorati. Non per niente qui il capitano Brunoro di Fontanellato incontrò la Bona Lombarda che era al pascolo con il suo gregge. Si racconta anche che in questo luogo mentre alcune donzelle di Sacco accudivano le pecore al pascolo, furono molestate sessualmente da un gruppo di soldati che stazionavano a Morbegno. Dal paese partirono i capifamiglia, armati di picche e forche, alla volta di Morbegno e vendicarono il misfatto uccidendo alcuni di questi soldati. Dimostra come si tenesse anche a quel tempo all'onore ed ai buoni costumi. Il puzz di strii appena celato dalle piante che confinano coi prati della Morata è un bel sitin (nel dialetto di Sacco significa posticino d'amore), adatto ad un incontro d'amore. La stessa acqua piovana che contiene il pozzo è la sola in zona e poteva essere utile per lavarsi sommariamente il corpo. Sono queste le cause che hanno fatto diventare questo luogo ritrovo di perdizione e di peccato. L'attribuzione del nome "puzz di strii" è esempio di come a quel tempo il fanatismo e la superstizione si scatenava contro innocenti passeggiate in questo incantevole posto, solo perchè da lì si potevano soddisfare curiosità del modo esterno che in paese non era possibile vedere. Contro questi innocenti si scatenva la repressione più violenta fino a torture aberranti ed insensati processi. L'origine della pura tanto temuta nasce qui. Ancora oggi questo luogo è meta di irresistibile curiosità e punto di richiamo per romantiche passeggiate.
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